Anche i legni più pregiati nascondono delle “insidie”! In fase di acquisto di listelli e tavole il bravo maker deve saper riconoscere eventuali difetti del legno per prevenire spiacevoli inconvenienti in fase di lavorazione. Ecco la nostra guida alle imperfezioni più comuni di quella che è considerata la materia prima per eccellenza del fai da te:

 

# SPACCATURE

Spesso in corrispondenza delle estremità di assi e listelli, sono difetti di media entità in quanto possono essere facilmente eliminate tagliando le parti danneggiate. Tuttavia questa operazione è possibile solo se le spaccature non raggiungono lunghezza e profondità esagerate.

 

# CIPOLLATURE

Difetto del legno ben più serio delle spaccature, la cipollatura è indice di carenza di resina e malattie della pianta. La cipollatura non è altro che il distacco tra due anelli annuali causata appunto da assenza di resina, basse temperature, agenti atmosferici o funghi. Per questo tipo di problematica non esistono rimedi efficaci. Se ci accorgiamo che la nostra asse o la nostra tavola di recupero presenta segni di cipollatura, è bene sostituirla con legname sano.

 

# CURVATURE E SVERGOLATURE

La causa principale di queste spiacevoli deformazioni del legno è l’essicazione. Se tale procedimento è svolto in maniera troppo rapida, la conseguenza è l’accorciamento delle fasce laterali delle tavole e il conseguente incurvamento. Quando la deformazione è ben visibile a occhio nudo conviene scartare il pezzo.

 

# IMBARCAMENTI

Analogamente al difetto di curvatura, l’imbarcamento è una deformazione del legno dovuta però alle variazioni di temperatura o all’umidità. Le tavole affette da imbarcamento perdono la preziosa planarità e devono essere scartate. Si tratta di un fenomeno molto diffuso che tuttavia è meno presente fra i legni dolci. Ad esempio pioppo, castagno e cipresso sono meno soggetti a tale deformazione, al contrario di abete, ciliegio e betulla, che invece ne soffrono in maniera particolare.

 

# NODI

Al di là della peculiare bellezza di alcune travi a vista con nodi anche di grandi dimensioni, la nodosità del legno è da considerarsi un difetto. Sebbene possano essere di varia natura e origine, i nodi possono essere suddivisi in due categorie: nodi vivi/fissi e nodi morti. I primi sono causati da rami giovani che, in fase di crescita, si insinuano in profondità del tronco. I secondi invece sono semplici residui di rami morti o recisi. Poiché i nodi riducono la lavorabilità del legno e la sua resistenza alla flessione, è bene assicurarsi che la propria tavola non presenti troppi difetti di questo genere.

 

# MUFFE

Oltre all’imbarcamento della tavola, un eccesso di umidità può generare muffe più o meno estese e profonde. In fase di scelta di assi e travetti vi consigliamo di esaminare attentamente l’entità di tale grave difetto del legno.